I dati raccolti
Dalle osservazioni deriva una mole di materiale prezioso che necessita di un obiettivo. Quale?Quello di poter VEDERE e CAPIRE i bisogni di ogni singolo bambino e di ogni singola bambina. In questi dati raccolti, si nascondono i punti di forza e le fragilità del soggetto osservato.In questi dati raccolti, c’è l’essenza di ogni soggetto, c’è dove non ha voce ma corpo, C’E’. Ok. Ma dalle immagini come raccolgo i dati? La raccolta dei dati può essere svolta con strumenti qualitativi o strumenti quantitativi.In entrambi i metodi resta chiave il ruolo dell’educatore, che come abbiamo dichiarato sin da subito, è responsabile di ciò che vede e di come lo racconta.Gli strumenti quantitativi sono le Check List, le Scale di Valutazione, gli Schemi di codifica. Gli strumenti qualitativi sono i resoconti narrativi. Mi dispiace scegliere per voi, ma se avete scelto me per questo corso, di base comprenderete già la scelta.Il Mio Nido utilizza gli strumenti qualitativi, Io utilizzo gli strumenti qualitativi.Perchè voglio raccontare i dati che raccolgo, non li voglio contabilizzare, perchè ritengo che le competenze educative si risolvano nel racconto e non nel giudizio. Pertanto, le schede che proporrò in questo corso sono qualitative. NOTA BENE: è’ chiaro che se un medico mi richiede la compilazione di check List io non mi rifiuto, perché a quel punto il mio indagare non basta, se è una richiesta da una NPI si fa. Perchè loro i dati li prendono per indagare, tirare le fila e giudicare. Perchè loro ne hanno competenza. NOI NO.