Educatrice Imperfetta

Spazi, ambienti e luoghi d’abitare

Arredo & Setting educativo, due elementi distinti ma con un obiettivo comune che li porta ad essere in stretta relazione l’uno con l’altro, per una riuscita più efficace Innovazioni e cambiamenti hanno sempre più investito la scuola negli ultimi anni e, finalmente, è stata donata la giusta attenzione agli ambienti della scuola stessa. Spazi e arredi non sono più solo a misura di bambino, ma sono anche belli da osservare e vivere. Sempre più scuole scelgono di togliere il tradizionale ambiente ove anche all’infanzia vi era presente la cattedra ed Il Mio Nido, è una di quelle scuole. Siamo una scuola che crede fortemente che gli spazi e gli arredi contribuiscano in maniera efficace all’educazione, in maniera silenziosa, ed è per questo che la nostra attenzione si posa particolarmente sulla scelta dei materiali e del loro posizionamento, in quanto è nei luoghi che avviene il primo processo di conoscenza del mondo e degli individui, costruendo e tessendo relazioni. Quando parliamo di strutturazione ed organizzazione degli spazi nel nostro Servizio Sperimentale 06, non ci basiamo esclusivamente sulla distribuzione fisica degli arredi all’interno o all’esterno, ma ci soffermiamo specialmente sulle sensazioni che dovrebbe poter respirare qualunque individuo entri in relazione con quel determinato spazio. Ogni volta che posizioniamo o eliminiamo un elemento d’arredo in una stanza, lo osserviamo da diversi punti di vista, valutiamo sensazioni, utilità e la bellezza che esso è in grado di trasmettere ai nostri occhi. Elementi di qualunque genere obsoleti e di poca utilità vengono eliminati, diversa la fine che destiniamo a materiali “rovinati” dal tempo: se il materiale è di qualità, cerchiamo di valorizzarne i piccoli segni di usura che il tempo e l’utilizzo gli ha donato. La progettazione e l’organizzazione degli ambienti costituiscono un aspetto fondamentale dell’azione educativa ed è per questo che la nostra equipe si è soffermata moltissimo ad osservare il bambino messo in relazione agli spazi, costruendone un’opportunità per migliorare e valorizzare, fino a prendere in considerazione l’ipotesi di attuare una progettazione condivisa con il bambino. Nella nostra scuola, infatti, la zona riservata ai bambini di 3-6 anni e lo spazio esterno sono stati arredati in maniera attiva direttamente da loro. (Vedi Educazione Silenziosa) Ci siamo ritrovati ad uno splendido mercatino dell’antiquariato per recuperare insieme ai bambini pezzi d’alta qualità, pezzi che profumassero di storia e non semplici elementi d’arredo neutri. Lunghi viaggi di fantasia sono stati fatti su come e chi avesse usato quella determinata pentola, quel determinato quadro; pezzi che autonomamente hanno acquisito un’importanza differente, pezzi che i bambini utilizzavano con una cura particolare. Educare silenziosamente educando al bello, educare in spazi scelti e costruiti direttamente dal bambino per vivere con la dovuta serenità. Educ-AZIONE. Alla base delle nostre riflessioni riteniamo opportuno che ogni ambiente debba facilitare la nascita di Setting Educativi e dunque contenere spazi flessibili; allestire scene educative non significa come sopra arredare, ma significa costruire spazi adibiti al poter vivere una determinata esperienza con inserite anche provocazioni alla fantasia del bambino. Il Setting costituisce un’organizzazione concreta di un evento, senza costituire una moltitudine di proposte ma arricchendo un momento scolastico e di interazione comprendendo che l’importanza centrale siano le relazioni che vengono stabilite tra gli individui ed i materiali. La cura dei dettagli nell’arredo e nel Setting hanno dunque un’importanza centrale nel nostro pensiero ed è per questo che le nostre forze vengono costantemente utilizzate nell’osservazione degli spazi, dei Setting e delle relazioni che si creano con il bambino e la bambina per poter continuare a costruire una qualità differente della proposta educativa che vogliamo offrire.

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