Educatrice Imperfetta

Le foto, la documentazione

Entrando nelle nostre strutture è inevitabile imbattersi in pannelli, poster ed immagini che raccontano quello che i bambini fanno, creano e vivono; tutto questo viene chiamato “documentazione educativa”. Documentando cerchiamo di costruire la nostra storia, cerchiamo di costruire una memoria di grande valore per chi condivide il tempo con noi. Documentare per noi non è una blanda trasmissione di contenuti ma un modo concreto di qualificare la memoria attraverso anche le emozioni. Abbiamo scelto di documentare sin dal nido per consentire una migliore conoscenza della realtà anche a chi non può ancora parlare e, inoltre, per favorire un processo di costruzione dei significati che sono presenti in ogni azione che i bambini e gli educatori compiono. La documentazione educativa ha come funzione principale la restituzione alle famiglie del significato delle azioni dei bambini e, per il bambino stesso, un sostegno e un rinforzo alla memoria; ma esistono moltissime altre funzioni della nostra documentazione, per esempio l’osservazione di una giornata di uno specifico bambino può trasformarsi in un bellissimo elemento narrativo, ma entrando nello specifico: Documentare per costruire memoria La documentazione è la prima traccia che possa aiutare nella formazione di una memoria significativa.Documentare per riflettere La documentazione è di grande valenza per il lavoro dell’educatore; la fotografia di un’azione in particolare aiuta a raccogliere punti di vista differenti; la documentazione viene vissuta dalla nostra equipe educativa come un preziosissimo strumento capace di dare particolare rilevanza alla conoscenza di obiettivi, modalità e finalità dell’azione educativa condivisa. Documentare per raccontare E’ un mezzo utile a raccontare giornalmente ciò che si è fatto per poi discuterne positivamente in sede di riunione, cercando anche eventualmente criticità; Documentando, si possono creare situazioni di riflessione anche sui significati stessi delle esperienze vissute dai bambini, spesso scoprendo Documentare per comunicare La documentazione nasce proprio dalla necessità di comunicare a terzi il proprio modo di lavorare facendo in modo che lo sguardo sia il più sistemico possibile sull’intera esperienza fino all’intero percorso annuale. La documentazione vuole accorciare le distanze tra scuola e famiglia.Attraverso una documentazione ben fatta tutti gli adulti ne diventano interlocutori partecipi. Documentare per migliorare la qualità La documentazione assume una valenza molto importante sul piano della realtà, dietro quello che sembra un semplice cartellone vi è uno studio, una progettazione ed un pensiero complesso. Una bella fotografia ha il merito inoltre di dare un riconoscimento effettivo della realtà educativa che si vive attraverso la struttura. A questo punto è chiaro, dunque, come la documentazione sia rivolta a più interlocutori. Le foto, a prescindere dal destinatario, devono essere di buona qualità, sufficientemente grandi, espressive ed organizzate in modo che risultino un percorso coerente per divenire così un ottimo spunto narrativo. Ovviamente, per l’attenzione che vogliamo dimostrare all’individualità, la documentazione non può essere sempre la medesima, deve esistere quella di gruppo, quella delle esperienze e quella del percorso personale di un bambino.Tante sono le motivazioni che ci hanno portato ad avere creato questo grande progetto documentativo personale e di gruppo ma soprattutto ora, che è fine anno ci rendiamo conto dell’infinita importanza di tutto questo lavoro, in quanto tutto questo raccontare ha il delicato compito di accompagnarci nel passaggio ad un altra scuola per alcuni bambini. Una piccola parentesi sulla documentazione attiva è doverosa dato che proprio quest’anno l’abbiamo sviluppata coi bambini ed essi hanno, attraverso le fotografie, raccontato ed organizzato il racconto del loro vissuto fino ad imprimere nella loro memoria un ricordo, ed è semplicemente splendido.

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