Le correzioni di una scheda d’osservazione
Riflettiamo: All’interno di questa scheda, manca soggettività che permetta all’interlocutore di sapere davvero chi è Anna all’interno del servizio.La scheda risulta essenziale e a tratti superficiale, manca la narrativa. Quella storia che permette di vedere anche la relazione tra l’educatore e la bambina. Gli errori “al maschile” mi fanno pensare che l’educatrice abbia reimpostato una scheda basica su cui trascrivere il nome e alcuni dettagli. L’impersonificazione totale. Ricordate che la parte di voi migliore è quella dei dettagli che solo voi potete vedere, quell’attenzione che si trasforma in cura e che vi permette di raccontare una meravigliosa storia. La storia di Anna.