Arredi e materiali in outdoor
All’interno de Il Mio Nido abbiamo dedicato molta formazione alla gestione della vita all’aperto, insieme a Danilo Casertano (Link) , co-fondatore dell’Asilo nel Bosco e fondatore della Scuola del Mare e del Bosco, abbiamo rivisto ogni priorità in campo educativo, mettendo al secondo posto l’aria aperta, al primo, ovviamente il benessere del bambino della bambina. Un’equipe pensata e costruita solo sulla progettazione esterna ci ha riportate bambine, ci ha fatto ricordare gli elementi con cui giocavamo, le cose che più ci erano rimaste tra i ricordi era, come ovvio, le cose più semplici, le zuppe di acqua, terra ed erba. E’ stato dunque più semplice del previsto immaginare cosa volevamo, ma ancor più semplice scoprire cosa non volevamo: e allora via la plastica e dentro materiale destrutturato, nessun adulto avrebbe cercato di dare una connotazione al gioco, la neutralità doveva essere alla base con un massimo di solo due o tre proposte standard. L’intera equipe educativa crede molto nell’educare al bello, dunque abbiamo dato vita ad un esterno che avesse materiali il più neutro possibile, i colori possono sceglierli i bambini attraverso la loro immaginazione, senza un’imposizione. Per quanto concerne la tipologia dei materiali abbiamo ritenuto opportuno che ogni singolo pezzo fosse reale, di materiali vivi con una storia da raccontare, con dettagli curati in modo che agli occhi di ogni bambino divenissero preziosi.Una cucina e un lavabo fatto di bancali, con un legno usurato ma ben levigato che creasse una prima dinamica di gioco, ma intorno bancali bassi e natura; ogni bambino con uno spazio di movimento ampio, libero senza troppe strutturazioni. Pentolame pesante, in acciaio, in alcuni casi ammaccato ma splendidamente vero. Le gocce di cristallo di un vecchio lampadario sono divenute degli splendidi tesori per i bambini, che li usano come luce nelle loro mani, con una delicatezza e uno stupore che ci ha fatto riflettere. Le bobine da tavoli sono divenute sedute ed infine macchine, è stato vincente ogni singolo pezzo inserito, certamente è uno spazio in continuo mutamento, sia per i vari pezzi che verranno inseriti sia per il modo di utilizzo da parte dei bambini. Una grande tana di legno diventa un “riparo luminoso” da arredare, curare e vivere. Non vi è necessità di un adulto, nemmeno della sua voce. L’adulto deve solo essere osservatore silenzioso e supervisionare la situazione. Questa parte, questo racconto, non ha ancora un finale, lo spazio continua a cambiare e dunque continueremo a studiare e a tenervi aggiornati sulle dinamiche, autunno, inverno, primavera o estate che sia utilizzeremo l’esterno ogni giorno, con l’aiuto della Natura vivremo momenti differenti ma che siamo certi ci incanteranno ogni giorno di più!